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valentinapisupsi

L'amore: come possiamo definirlo e come lo impariamo

Aggiornamento: 14 gen


 

In che modo possiamo definire l’amore? C’è chi pensa che etichettarlo possa renderlo meno speciale, ma forse è importante provare a dargli una definizione. L’amore comincia dal momento in cui nasciamo e vengono soddisfatti due bisogni fondamentali: poter chiedere attenzioni e cura (attaccamento) e avere qualcuno che effettivamente ce li dà (accudimento). Su queste basi possiamo porre tutte le etichette dell’amore: l’amore è sicuro, proprio perché so che qualcuno risponderà al mio bisogno; poi l’amore è prevedibile: può cambiare, qualcuno potrà non rispondere subito alle mie richieste, ma comunque so che non rimarrò solo (vicinanza); io posso provare tutte queste cose perché l’altro mi vede per ciò che sono, mi accoglie così come sono e mi ama a prescindere da chi sono. Queste ultimi tre punti sono il tetto della struttura dell’amore: io sono visto e riconosciuto, sono accolto e sono amabile (meritevole di amore) esattamente per come sono e per ciò che sono. Imparo così che l’amore non devo meritarlo o guadagnarlo, ma che mi viene data la tua vicinanza e la tua cura a prescindere da come sono. Se questa costruzione è solida, imparerò anche ad essere io per primo a dare attenzioni all’altro a prescindere da com’è: l’amore è reciproco. Può sembrare quindi che questo amore sia incondizionato e lo è, ma non significa che accettiamo qualsiasi comportamento dell’altro a prescindere; in tutto questo scambio si impara il rispetto, sia a darlo che a riceverlo, ma anche lo scambio e la comunicazione, per cui nel momento in cui qualcosa non ci va bene possiamo discuterne e risolverlo, rispettando proprio tutti i connotati dell’amore.

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